8 maggio 2010

Schopenhauer (e Nietzsche): su Leopardi

«Mai nessuno ha trattato così a fondo questo soggetto come, ai nostri giorni, Leopardi. Egli ne è tutto pervaso e compenetrato. Il suo tema è ovunque la beffa e la miseria di questa esistenza.»

– Arthur Schopenhauer, “Il mondo come volontà e rappresentazione”, Supplementi al quarto libro (Capitolo 46: Della vanità e dei dolori della vita), 1844

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«But no one has treated this subject so thoroughly and exhaustively as Leopardi in our own day. He is entirely imbued and penetrated with it; everywhere his theme is the mockery and wretchedness of this existence.»

– Arthur Schopenhauer, “The world as will and representation”, Vol. II (Ch. 46: On the vanity and suffering of life), 1844

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«Non dimostra proprio, la presenza dell'arte, che ogni cosa quaggiù è un fenomeno inestetico, cattivo e serio? Si ponderi dunque, una volta, che cosa dice un vero pensatore: Leopardi!»

– Friedrich Nietzsche, 
Intorno a Leopardi, a cura di C. Galimberti, Il melangolo, 1992 (aforisma XI, p. 69)