Posto magnificamente bizzarro, con le sue strutture scientifiche e militari dall’aura misteriosa, e con un campo da football perfetto e pulito che spunta nel mezzo della tundra, con i suoi colori vivaci e tanto di tabellone elettronico, come se ce l’avessero teletrasportato (pare che la squadra locale sia imbattuta, grazie al "vantaggio climatico").
Sì, vale i 500€ spesi per 24 ore.
E vale gli ulteriori 100$ il tour foto-naturalistico in Hummer, sulla tundra fino a Punta Barrow (siamo all’estremità nord degli Stati Uniti; un po’ più a nord di Capo Nord in Norvegia), con John Tidwell. Questo ragguardevole personaggio, amico degli orsi polari delle volpi artiche e delle civette delle nevi, ha suscitato da subito la mia grande invidia. L’Hummer sembra proprio uno di quelli dei militari (non si sa come li abbia ottenuti ma pare che John abbia anche dei visori notturni di tipo militare, con i quali si diverte a spiare gli orsi di notte standosene nascosto al buio dentro il veicolo… ho già detto che sto morendo dall’invidia?), ed è un divertimento assoluto usarlo per scorrazzare sulla tundra, in barba al rischio che le acque agitate dell’oceano artico sommergano improvvisamente una parte di questa che non è altro che una striscia di terra in mezzo al mare e ci si ritrovi bloccati, e al rischio di sprofondare in qualche punto più instabile del terreno. John comunque ha la sua pista tracciata nella tundra, che pare piuttosto sicura, e d’inverno si prende anche la briga di segnarla piantando dei bastoncelli per individuarla con la neve; alla faccia dei suoi concittadini e amici che a suo dire non capiscono come faccia ancora ad essere vivo a forza di avventurarsi in questo territorio precario: "Sono così preoccupati di morire che non vivono".
Qualche foto di Barrow, e dei video del tour con Tidwell:
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