Quanto sia vana ogni speranza nostra,
quanto fallace ciaschedun disegno,
quanto sia il mondo d’ignoranza pregno,
la maestra del tutto, Morte, il mostra.
Altri si vive in canti e in balli e in giostra,
altri a cosa gentil muove lo ingegno,
altri il mondo ha, e le sue cose, a sdegno,
altri quel che drento ha, fuor non dimostra.
Vane cure e pensier, diverse sorte
per la diversità che dà Natura,
si vede ciascun tempo al mondo errante.
Ogni cosa è fugace e poco dura,
tanto Fortuna al mondo è mal costante;
sola sta ferma e sempre dura Morte.
– Lorenzo de’ Medici