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Business Insider: The real reason for the 40-hour workweek (di David Cain)
Buon pezzo sul legame profondo tra la settimana lavorativa di 40 ore e il più nefasto consumismo.
«La giornata lavorativa di otto ore conviene alle grandi imprese, non per la quantità di lavoro che le persone riescono a svolgere in otto ore (un impiegato d'ufficio medio lavora effettivamente per meno di tre ore su otto!) ma perché rende la gente fissata col comprare cose.
Far sì che il tempo libero rimanga scarso significa far sì che le persone paghino molto di più per i comfort, per le gratificazioni immediate, e per qualsiasi altra distrazione che possono comprare. E significa far sì che continuino a guardare la tv, e i suoi spot pubblicitari. E che rimangano prive di particolari aspirazioni al di fuori del lavoro.
Ci hanno condotto in una cultura che è stata progettata per mantenerci stanchi, inclini a indulgere in ogni nostra debolezza, disposti a pagare molto per comfort e divertimenti, e, soprattutto, genericamente insoddisfatti della nostra vita in modo che continuiamo a desiderare cose che non abbiamo. Compriamo tanto perché sembra che ci manchi sempre qualcosa.
Le economie occidentali, in particolare quella degli Stati Uniti, sono state costruite in maniera calcolata sull'appagamento dei piaceri, la dipendenza, e le spese inutili.
Riuscite ad immaginare cosa succederebbe se tutta l'America smettesse di comprare tante inutili cianfrusaglie che non aggiungono niente di effettivo valore alle nostre vite?
L'economia crollerebbe e non si riprenderebbe più.
Tutti i problemi ampiamente pubblicizzati dell'America, tra cui l'obesità, la depressione, l'inquinamento, e la corruzione sono il costo necessario per creare e mantenere un'economia da un trilione di dollari. Affinché l'economia rimanga "sana" l'America deve rimanere malata.
La cultura della giornata lavorativa di otto ore è lo strumento più potente a disposizione delle grandi imprese per mantenere le persone in questo stato di insoddisfazione dove la risposta ad ogni problema è quella di comprare qualcosa.»
(trad. mia)