«C'è una forma di invidia della quale ho visto frequenti esempi, in cui molti cercano di ottenere qualcosa facendo i bulli. Se, per esempio, entro in un luogo dove sono radunate diverse persone, accade spesso che uno o l'altro mi prende subito di mira cominciando a ridere; probabilmente sente così di farsi interprete della pubblica opinione.
Ma ecco che se poi gli rivolgo una qualsiasi parola, quello stesso individuo diventa infinitamente disponibile e cortese. Insomma si vede che mi considera come qualcosa di grande, forse anche più di quello che sono: e se però non può essere ammesso a partecipare alla mia grandezza, allora piuttosto riderà di me. Ma non appena gli viene concesso di diventarne partecipe, per così dire, si vanta della mia grandezza.
Questo è quello che succede a vivere in una comunità così meschina.»
– Søren Kierkegaard, Diari (1847)