25 settembre 2015

Miró: Sono di carattere tragico e taciturno

(la tensione dello spirito)

«Sono di carattere tragico e taciturno. Nella mia giovinezza ho conosciuto periodi di profonda tristezza. Ora ho raggiunto un certo equilibrio, ma tutto mi disgusta: la vita mi sembra assurda.

[Non è razionale, è semplicemente il mio modo di sentire le cose. Sono un pessimista, penso che tutto andrà sempre a finire molto male.]
Se c’è qualcosa di umoristico nella mia pittura, non l’ho cercato consapevolmente. Questo umorismo deriva forse dal fatto che provo il bisogno di sfuggire al lato tragico del mio temperamento. È una reazione, ma è involontaria.
Quel che invece è voluto in me, è la tensione dello spirito. Ma è essenziale, a mio avviso, non provocarla con mezzi chimici, come il bere o la droga.
L'atmosfera propizia a questa tensione io la trovo nella poesia, nella musica, nell'architettura - Gaudì, per esempio, è straordinario -, nelle mie passeggiate quotidiane, in certi rumori: il rumore dei cavalli nei campi, lo scricchiolio delle ruote di legno dei carri, i passi, le grida nella notte, i grilli.
Lo spettacolo del cielo mi sconvolge. Mi sconvolge vedere, in un cielo immenso, la falce della luna o il sole. Nei miei quadri, del resto, vi sono minuscole forme in grandi spazi vuoti. Gli spazi vuoti, gli orizzonti vuoti, le pianure vuote, tutto quello che è spoglio mi ha sempre profondamente impressionato.»

– Joan Miró, "Lavoro come un giardiniere e altri scritti" (tr. it. di Marco Alessandrin
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«By nature, I am tragic and taciturn. In my youth, I endured periods of great sadness. Now, I'm fairly well-balanced, but everything is appalling: life, to me, seems absurd. It's not rational; I just feel this way. I'm a pessimist—I think that everything is always going to turn out very badly. If there's anything humorous about my painting, it's not been consciously sought. The humor comes, perhaps, from the need I feel to escape the tragic side of my temperament. It's a reaction, but an involuntary one.
On the other hand, the thing I consciously seek is tension of spirit. But in my opinion it is essential not to provoke this tension by chemical means, such as drink or drugs. I find the atmosphere conducive to this tension in poetry, music, architecture (Gaudí, for example, is terrific), in my daily walks, and in certain noises: the noise of horses in the country, the creaking of wooden cartwheels, footsteps, cries in the night, crickets.
The spectacle of the sky overwhelms me. I'm overwhelmed when I see, in an immense sky, the crescent of the moon, or the sun. There are, in my pictures, tiny forms in huge empty spaces. Empty spaces, empty horizons, empty plains—everything bare has always greatly impressed me.
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– Joan Miró, "I Work Like a Gardener"