– E.M. Cioran, Al culmine della disperazione, tr. it. di F. Del Fabbro e C. Fantechi, Adelphi, 2003, p. 60
17 ottobre 2017
Cioran: Non capirò mai perché tanti abbiano potuto definire il corpo un'illusione
«Non capirò mai perché tanti abbiano potuto definire il corpo un'illusione, così come non capirò come abbiano potuto concepire lo spirito al di fuori del dramma della vita, delle sue contraddizioni e delle sue deficienze. È evidente che queste persone non hanno avuto coscienza della carne, dei nervi e di ogni organo. [...] Anche se ho il sospetto che questa incoscienza sia una condizione essenziale della felicità. Coloro che non sono separati dall'irrazionalità della vita, che sono asserviti al suo ritmo organico, anteriore all'apparizione della coscienza, ignorano questo stato in cui la realtà corporea è sempre presente nella coscienza. Tale presenza indica appunto una malattia essenziale della vita. Non è infatti una malattia sentire costantemente i nervi, le gambe, lo stomaco, il cuore, avere coscienza di ogni pezzo del proprio corpo? Un simile processo non rivela una scissione di queste parti dalle loro funzioni naturali? La realtà del corpo è una delle più spaventevoli.»