«Soltanto le estasi sonore mi danno una sensazione di immortalità. Vi sono giorni intemporali in cui si è preda a reminiscenze, da chissà quale oltre-orizzonte! Piangere sul tempo diventa allora inconcepibile.»
– E.M. Cioran, Lacrime e santi (tr. it. di D. Grange Fiori, Adelphi, p.60)